Intervento di coppia

Il sostegno psicologico alla coppia è finalizzato ad aiutare i coniugi o i conviventi a superare i momenti di difficoltà che incontrano nella condivisione dello stare insieme quotidiano.

Gli ostacoli che la coppia potrebbe affrontare sono di diverso tipo a seconda della fase del ciclo vitale in cui essa si trova (conflitti e incomprensioni durante la neo convivenza, coppia senza figli, nascita del primo figlio, compiti educativi verso i figli, crescita e distacco dai figli, pensionamento, lutti, ecc.)

La coppia solitamente chiede aiuto quando si trova di fronte a difficoltà relazionali, conflitti coniugali, separazione, divorzio, conflitti genitori-figli, disturbi sessuali, ecc.
Compito dello psicologo è quello di ascoltare e osservare l'interazione della coppia per aiutarla ad esplorare il proprio mondo interno relazionale (rapporti con la famiglia d'origine e il trigenerazionale) in modo tale che ciascun partner acquisisca consapevolezza dei propri schemi relazionali e dell'altro, con l'obiettivo di trovare nuovi equilibri ed uscire da una situazione stagnante e logorante.

Alcuni differenti momenti delle fasi della vita di coppia possono portare più comunemente crisi di diversa natura. In particolare tra le aree di cui mi occupo ci sono gli stati di crisi che riguardano:

Il passaggio dall'innamoramento all'amore: la fase di innamoramento porta una naturale idealizzazione del partner (quando tutto sembra perfetto, quando lui/lei sembra il/la compagno/a perfetto/a). Quando ci si conosce più intimamente, nasce una visione più realistica del partner (vengono viste le caratteristiche che possono non piacerci dell'altro). Se questo processo comporta una delusione troppo elevata rispetto all'idillio iniziale, ecco la crisi.

La convivenza o il matrimonio: iniziare a vivere sotto lo stesso tetto implica una condivisione di tempi e spazi assai più elevata. Questa nuova condizione può scatenare in alcuni sensazioni di "perdita della propria indipendenza", di "legame che soffoca".

Diventare genitori: è l'arrivo di qualcuno, che può essere più o meno desiderato, ma che comunque irrompe nel rapporto di coppia con i suoi bisogni di neonato. Si tratta di un cambiamento nella vita di coppia a carattere irreversibile, un impegno a tempo illimitato, che continuerà a produrre i suoi vari effetti man mano che il figlio cresce. La coppia ha la necessità di trovare un nuovo equilibrio, che non può che essere differente da quello della vita a due.

Affrontare l'adolescenza dei figli: questa è una fase della vita dei figli che mette particolarmente in discussione i genitori come individui e come coppia e che può scuotere gli equilibri familiari e di coppia.

L'effetto del "nido vuoto": quando i figli se ne vanno di casa per costruire una propria vita indipendente e la coppia si ritrova a vivere nuovamente nella sola dimensione a due cui potrebbe in qualche modo essersi disabituata, specie se i due partner hanno investito per anni quasi unicamente sul loro ruolo genitoriale a scapito della loro relazione di coppia.

Le problematiche legate alla sfera sessuale: possono assumere forme, significati e conseguenze diverse all'interno della coppia da considerare di volta in volta.

Le problematiche connesse all'infertilità: quando una coppia si trova ad affrontare il problema dell'infertilità, le angosce e il senso di inadeguatezza possono irrompere nel rapporto tra i partner. Quando vengono intrapresi percorsi di procreazione medicalmente assistita (PMA), possono insorgere, accanto al sentimento di speranza, anche emozioni difficili da vivere quali: rottura dell'intimità della coppia per l'invasività dei trattamenti, dolore e delusione rispetto agli insuccessi delle cure, perdita del piacere rispetto alla sfera sessuale.

La malattia grave di uno dei partner: possono svilupparsi modificazioni sostanziali dei delicati equilibri di coppia (ad esempio connessi al tema della dipendenza), che disorientano i partner rispetto al loro modo di relazionarsi antecedente la malattia. In particolare possono nascere blocchi nel dialogo di coppia, per timore ad esempio di manifestare all'altro le angosce legate al tema della sofferenza fisica e della morte.